Before the flood
- Elisa Trevisani
- 24 gen 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Viaggio nel mondo alla scoperta delle dinamiche ambientali che interessano diverse aree del pianeta.
In questo percorso di sensibilizzazione costituito da interviste, reportage, ricerche di dati, a guidarci c'è l'attore Leonardo di Caprio, che porta le vesti di un uomo come gli altri, che di fronte alle problematiche ambientali e climatiche della terra si sveste della propria fama e non interpreta più un ruolo, ma si lascia attraversare dalla rabbia, la paura e lo stupore che certi dati e informazioni non possono fare altro che suscitare in noi. Tutto parte metaforicamente da un dipinto: Trittico del giardino delle delizie di H. Bosch.

L'intero lavoro è strutturato attorno ad un viaggio nel mondo alla scoperta delle dinamiche ambientali che interessano diverse aree del pianeta, dall'arcipelago artico Canadese, alla Cina, passando per Groenlandia, Indonesia, isole del Pacifico e Miami.
Noi secondo questa visione ci troveremmo nel secondo pannello, in cui il giardino dell'Eden rappresentato nel primo come un mondo di gioia e perfezione incontrastata, starebbe decadendo accartocciandosi su se stesso.

Riusciremo a invertire questo processo di degradazione? Riusciremo a non entrare nel terzo pannello? Tutto quello che ora vediamo, esisterà ancora un domani?
Questa risposta la stiamo scrivendo oggi. A differenza del passato infatti, in cui la pressione esercitata dall’uomo sull’ambiente circostante era legata alla sua stessa possibilità di sopravvivere ed era ancora per certi aspetti inconsapevole, oggi noi agiamo con dannata consapevolezza, consci di ciò che stiamo distruggendo. Ma tutto questo non interessa più una specie, né una sola regione, né un solo popolo, né un gruppo ristretto di vite. Oggi, tutto è coinvolto dalla distruzione che noi uomini stiamo portando avanti su scala globale. Popolazioni, villaggi interi in India che non hanno accesso all’elettricità e usano lo sterco come combustibile, isole sommerse per l’innalzamento delle acque, ghiacciai che ormai non si reggono più in piedi tanto velocemente si stanno liquefacendo.
Questa risposta la stiamo scrivendo oggi. A differenza del passato infatti, in cui la pressione esercitata dall'uomo sull'ambiente circostante era legata alla sua stessa possibilità di sopravvivere ed era ancora per certi aspetti inconsapevole, oggi noi agiamo con dannata consapevolezza, consci di ciò che stiamo distruggendo. Ma tutto questo non interessa più una specie, né una sola regione, né un solo popolo, né un gruppo ristretto di vite. Oggi, tutto è coinvolto dalla distruzione che noi uomini stiamo portando avanti su scala globale. Popolazioni, villaggi interi in India che non hanno accesso all'elettricità e usano lo sterco come combustibile, isole sommerse per l’innalzamento delle acque, ghiacciai che ormai non si reggono più in piedi tanto velocemente si stanno liquefacendo.
Lo scenario che ci si prospetta davanti nel video CI APRE GLI OCCHI, distese e distese di foreste distrutte per la coltivazione delle palme da olio, intere aree bruciate dall'estrazione dei combustibili fossili, barriere coralline pervase dalla morte e PRIVE DI COLORE.
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